Con Luci d’artista, installazioni luminose di grandi artisti tornano ad abitare la città di Torino coinvolgendo in un magico gioco di luci e arte.
Luci d’artista, l’ambizioso progetto nato nel 1998 per volontà della Città di Torino con la brillante idea che l’arte dovesse comunicare in modo stretto con le persone propagandosi in strade, piazze e palazzi, è arrivata alla 26°edizione.
Dal 27 ottobre 2023 fino al 14 gennaio 2024 camminando per la città, oltre a scoprirne i tesori, il fascino e la storia, lo sguardo brillerà anche per le installazioni luminose che creano un vero e proprio Museo a cielo aperto.
Una manifestazione pensata per tutti, anche per le famiglie che possono vivere insieme a bambini e ragazzi l’arte contemporanea come una bellezza che riluce, facilmente accessibile.
La Fondazione Torino Musei, visto il valore e il successo di questo progetto, lo sta ampliando con l’obiettivo di trasformarlo in una istituzione artistica permanente, incentivando una rete di collaborazioni nazionali e internazionali. A questo scopo, per la prima volta, è stato chiamato un curatore, Antonio Grulli, per sviluppare il percorso.
27 opere luminose
Le Luci d’artista sono 27 in giro per la città: andare alla ricerca di queste creazioni brillanti alzando gli occhi al cielo è un’esperienza davvero coinvolgente e magica.
Nell’arco degli anni molte installazioni hanno cambiato sede, sono state restaurate e se ne sono aggiunte di nuove, al passo coi tempi. Tutto ciò fa sì che ci sia uno scintillio nuovo e incessante: poter vivere questo dinamismo è lo specchio di un’arte sempre in movimento e in continua evoluzione che interagisce con lo spazio urbano.
Alcune new entry
In particolare, quest’anno, Orizzonti è il titolo della luce ideata dal Maestro Giovanni Anselmo, un’installazione composta da quattro luci di colore blu che rappresentano le parole Nord, Sud, Est, Ovest, i quattro punti cardinali. Visibili contemporaneamente dal centro di piazza Carlo Alberto, permettono di orientarsi e di interagire con la pianta della città, creando una connessione tra luoghi e arte.
Un viaggio nel tempo e nella storia
Il percorso alla ricerca delle Luci d’Artista è un’occasione unica per scoprire la città viaggiando nel tempo: accanto a palazzi storici e musei che racchiudono frammenti preziosi di Storia, vie centrali in cui soffermarsi davanti a vetrine scintillanti, caffè storici in cui sedersi per una merenda a base di cioccolata calda come il caffè Baratti&Milano o col tipico bicerin (bevanda a base di caffè, cioccolata e panna, nata proprio a Torino al Caffè Al Bicerin e qui rimasta un’istituzione), si alza lo sguardo e l’arte contemporanea è proprio lì, a illuminare strade ed edifici.
Tappeti volanti e boschi
In Piazza Palazzo di Città, davanti al Municipio, torna quest’anno dopo un completo restauro Tappeto volante di Daniel Buren, una suggestiva distesa di lanterne rosse e blu che si stagliano in cielo e sembrano uscite direttamente da una fiaba.
La Mole Antonelliana, simbolo di Torino, rimane sede permanente del Volo dei numeri di Mario Merz: oltre ad ammirare la creatività dell’installazione, è l’occasione giusta per visitare l’originale e accattivante Museo del Cinema ospitato all’interno dell’edificio e la mostra temporanea “Il mondo di Tim Burton” sul suo creativo universo visionario.
Via Roma, la strada simbolo del centro di Torino, accoglie da anni Planetario di Carmelo Giammello, una fitta rete di costellazioni incastonate in tante maglie a illuminare per tutta la sua estensione questa via.
Molto poetico è percorrere la vicina via Lagrange con gli occhi in su leggendo la fiaba scritta su molteplici righe che si susseguono: Lui e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi.
Attraversando via Po dove un altro cambiamento di quest’anno ha portato a illuminare la via con Noi di Luigi Stoisa, si giunge sulle sponde del Po. Qui, in uno scenario impareggiabile, al di là del fiume in cui si specchiano i palazzi creando un gioco di luce naturale commovente, si staglia sulla collina del Monte dei Cappuccini la geniale illuminazione Spiriti blu di Rebecca Horn, che da anni non smette di incantare creando un’atmosfera unica e ammaliante.
Non solo nel centro della città
Grazie a questa iniziativa, anche zone più decentrate hanno acquisito visibilità, permettendo a turisti e cittadini di conoscere nuovi scorci e vivere l’arte spaziando davvero.
Infatti, proprio a Parco Michelotti, di fronte alla Biblioteca Geisser appena riaperta, un’altra novità di quest’anno è stata la collocazione dell’opera luminosa l’Amore non fa rumore di Giulio Pannoli.
Le luci d’artista sono davvero tutte straordinarie, ognuna ha una sua identità personale: dalla dolcezza in via Monferrato dell’opera Ancora una volta di Valerio Berruti, artista che sa sempre commuovere con il suo tratto delicato, all’importanza dell’inclusività nell’installazione Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto in Piazza della Repubblica.
Magico City Sightseeing
Un’opportunità perfetta per le famiglie è offerta da City Sightseeing Torino che consente di scoprire la collezione di luci percorrendo comodamente la città in pullman attraverso percorsi mirati.
Trekking urbani
Da quest’anno poi, in collaborazione con Metrotrail, sono stati organizzati quattro itinerari di trekking urbano che abbinano Natura e Luci d’artista. Una guida escursionistica accompagna i visitatori a esplorare ambienti di rilevanza ecologica della città come fiumi, parchi, giardini, percorrendo sentieri urbani verdi che ospitano le installazioni. Le camminate, della lunghezza di circa sei o sette chilometri, offrono un incontro incantevole con flora e fauna notturna, in un connubio magico tra natura e arte.
Per informazioni su costi, modalità e orari: lucidartista.org
E poi…Costellazioni
Oltre alle 27 luci d’Artista, ve ne sono altre che compaiono come ospiti in un programma collaterale chiamato Costellazioni e a cui partecipano prestigiose istituzioni come il MAO (Museo di Arte Orientale), la Fondazione Merz, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e il PAV (Parco d’Arte Vivente).
Torino: città magica, piccola Parigi, prima Capitale d’Italia, sede di palazzi reali e musei unici come il Museo Egizio; il salotto in cui l’eleganza e la raffinatezza sono avvolte da dolci colline e cullate dal fiume Po.
Una città che incanta e stupisce in continuazione e che, grazie a questa manifestazione di Luci d’Artista, dimostra anche l’apertura all’arte contemporanea e l’approccio stimolante al futuro.
Potrebbe anche interessarti:
Glamping in Piemonte: a Torino come in Africa