Credo che la scelta di una destinazione di un viaggio non sia casuale, ma spesso risponde ad una nostra esigenza conscia o inconscia.
Probabilmente seguendo il bisogno inconscio di respirare serenità e pace, abbiamo scelto di recarci in Umbria per un lungo ponte. Questa regione si presta ad essere visitata in molti altri periodi dell’anno: in autunno, ad esempio, per l’Eurochocolate di Perugia, a Dicembre per i mercatini e gli eventi religiosi legati al Natale, in primavera per la natura in fiore ed in estate per le tante manifestazioni dedicate ai turisti.
Non è la prima volta che ci rechiamo in Umbria, ma questa volta sarà diversa: tutto più a misura di bambino!
Umbria a misura di bambino: CASCATA DELLE MARMORE
Iniziamo dalla Cascata delle Marmore che dista circa 7 Km da Terni. La Cascata delle Marmore è una cascata a flusso controllato (Vi consigliamo di verificare gli orari di apertura prima di recarvi in visita), inserita in un grande parco naturale, tra le più alte d’Europa. Le acque della cascata sono utilizzate per la produzione di energia idroelettrica. La cascata non è dunque sempre aperta a pieno regime. Un segnale acustico avvisa dell’apertura. L’accesso al parco è possibile dal basso (belvedere inferiore) e dall’alto (belvedere superiore) con pagamento di un biglietto. Diversi sentieri percorrono il parco ed è possibile andare a piedi tra i due belvedere, sia in salita che in discesa.
Segnaliamo una simpaticissima visita, che, purtroppo abbiamo scoperto solo in loco: la “Fantapasseggiata dello Gnefro”, visita animata per bambini (adatta soprattutto a bambini dai 3 agli 8 anni), guidata dal folletto che abita nelle grotte della cascata.
Costo: nei giorni previsti da calendario € 4,50 a bambino (oltre al biglietto di ingresso).
Consigliata la prenotazione anticipata.
Durata: circa un’ora – per informazioni e prenotazioni: prenotazioni@marmorefalls.it e tel. 0744 62982
Umbria a misura di bambino: ORVIETO
Decidiamo di andare nella bellissima Orvieto, entriamo nel Duomo di Orvieto, la cattedrale di Santa Maria Assunta, capolavoro dell’architettura gotica nell’Italia centrale.
Nel pomeriggio ci rechiamo in visita al pozzo di San Patrizio, una delle mete imperdibili per chi visita l’Umbria: costruito agli inizi del ‘500, il pozzo è stato progettato per fornire acqua in caso di calamità o assedio alla città.
Si accede al pozzo, con due rampe elicoidali, che consentivano di trasportare con i muli l’acqua estratta, senza ostacolarsi. Il pozzo, profondo 54 metri, ha 248 scalini e 70 finestroni ed è visitabile tutto l’anno, con orari diversi a seconda del periodo.
Troppo divertente scendere fino al fondo, un po’ più pesante la risalita…
Umbria a misura di bambino: ASSISI
Ancora, a distanza di tempo, se chiediamo a Jacopo, cosa ti è rimasto impresso di Assisi? Ci risponde: la Basilica di Santa Chiara, quella di San Francesco ed anche il cartello quando si entra in città, con sopra scritto: “Assisi, città della Pace”, a conferma del fatto che ai bambini i particolari non sfuggono…e questo è proprio quello che si vive in questo gioiello di città: la pace, in un’atmosfera magica ed unica.
Abbiamo dapprima visitato la basilica di Santa Chiara, poi ci siamo diretti alla basilica di San Francesco nativo, appunto, di Assisi.
Può sembrare una visita “impegnativa” per i bambini, ma crediamo sia sufficiente prepararli un po’ prima della partenza e la loro curiosità poi farà tutto il resto. Noi gli avevamo parlato di quanto amasse tutte le creature tanto da chiamarle “fratello sole” e “sorella luna”, insegnandoci ad amare e rispettare il creato, avevamo letto insieme la storia di “San Francesco e il lupo”, di Chiara Frugoni, in cui si chiedeva aiuto al frate per comunicare con un lupo; si credeva, infatti, che San Francesco avesse il dono di capire la lingua degli animali. Insomma un Santo che era riuscito a conquistare il nostro bambino già prima di partire per il nostro viaggio, impossibile che la città di Assisi non riuscisse nello stesso intento.
Dopo la visita alla basilica di San Francesco, ci siamo addentrati nei meravigliosi vicoletti medievali, della città fino a raggiungere il punto più alto della stessa: la Rocca Maggiore. Da qui si può godere di un bellissimo panorama mozzafiato sulla città e la Valle Umbra.
Umbria a misura di bambino: LA CITTA’ DELLA DOMENICA E PERUGIA
Iniziamo una nuova giornata dirigendoci verso la più grande attrazione per famiglie dell’Umbria: il Parco la città della Domenica
Se amate la natura e gli animali, non potete non fare tappa qui! Lungo i sentieri, infatti, è possibile tincontrare specie protette ed esemplari da fattoria dai più comuni ai più inusuali, a cui i bambini possono avvicinarsi per una carezza. Purtroppo la giornata non era per niente calda!! Fortunatamente è possibile visitare il Parco a bordo di un simpatico trenino che permette di stare un po’ al riparo.
All’interno del parco la parola d’ordine è DIVERTIMENTO tra scivoli, mini-kart, jumper, mini-motoscafi, Ponte Matto, Fort Apache e, se restano le forze, si può anche entrare nel mitico Cavallo di Troia, perdersi per poi ritrovarsi nel labirinto, salire in cima al Missile da cui si osserva un panorama mozzafiato. Spesso le attrazioni sono posizionate in mezzo al boschetto, ciò rende la visita ancora più piacevole.
Fortunatamente siamo riusciti, nella seconda parte della mattinata, a vivere tutte le attrazioni, grazie al sole che è tornato a farci compagnia.
Da quando abbiamo Jacopo, ci sembra corretto inserire durante i nostri viaggi delle “parentesi” adatte alla sua età, nel rispetto del suo essere bambino. Il messaggio che, tra l’altro passa è: un giorno facciamo una cosa per mamma e papà ed un altro giorno lo dedichiamo ad una cosa che piace a Jacopo, nella logica dell’alternanza in famiglia.
Nel pomeriggio siamo andati a Perugia, abbiamo passeggiato tra i suoi vicoli medievali, fatto merenda in una delle tante pasticcerie/cioccolaterie, scattato foto alla gotica fontana Maggiore, situata al centro di Piazza IV Novembre nella cui vasca inferiore sono rappresentati i mesi dell’anno con i segni zodiacali e personaggi della Bibba e della Storia di Roma. Abbiamo concluso la giornata con un sorriso grazie al bellissimo giro sulla ruota panoramica dalla cui sommità si può godere di un bellissimo panorama sulla campagna Umbra che circonda Perugia.
E’ giunta l’ultima sera, spesso ci concediamo una “chicca” per addolcire il brutto pensiero del rientro, decidiamo, quindi, di cenare presso la mitica Osteria di Pinocchio, un locale di “cibo e divertimento per bambini di 0 a 99 anni”. In un ambiente da favola, quella di Pinocchio, appunto, vengono serviti antipasti al tagliere, carni alla brace, pizza, dolci fatti in casa.
I bimbi sono ospitati presso il Paese dei Balocchi, una saletta adiacente a quella dedicata agli adulti, sono invitati ad indossare dei costumi, quasi fossero i protagonisti, per una sera, della favola di Pinocchio. La fata Turchina racconta loro delle fiabe e Pinocchio li intrattiene con giochi, mentre mamma e papà si godono tete à tete la loro cenetta e l’ultima sera di una meravigliosa vacanza.
Umbria a misura di bambino: IL LAGO TRASIMENO
L’ultimo giorno facciamo tappa sul lago Trasimeno e visitiamo il piccolo borgo di Passignano sul Trasimeno, ancora circondato dalle mura medievali. La bella giornata invita ad una passeggiata sul lungolago, approfittiamo per acquistare alcuni prodotti tipici: il migliore souvenir che possiamo portare a casa. Da Passignano si raggiunge in pochi minuti di battello l’Isola Maggiore, ma Jacopo è più attratto dal campo di basket sul lungolago, non possiamo negargli un po’ di sfogo prima del lungo viaggio che ci riporterà a Milano.
Concludo con una “massima” che è un po’ il nostro motto: “Un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e praticamente non finisce mai, dato che il nastro della memoria continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati. È il virus del viaggio, malattia sostanzialmente incurabile (Ryszard Kapuściński) e di cui noi siamo terribilmente affetti!!
Dove dormire: un suggerimento
Abbiamo scelto per il soggiorno un agriturismo, il Cantico della Natura. L’agriturismo si sviluppa all’interno di una splendida dimora in pietra del 1600, circondata da un oliveto secolare di 400 anni e da 30 ettari di boschi e di natura incontaminata, non è difficile, sin dall’arrivo, respirare quella pace che stavamo cercando.
Siamo piacevolmente sorpresi dalla cura dei piccoli dettagli, come, ad esempio, il simpaticissimo “hotel per gli insetti”. Anche Jacopo sin dall’arrivo apprezza la struttura e le sue aree gioco a disposizione: il canestro tra gli ulivi, il piccolo campo da calcio e la bella piscina.
L’agriturismo offre diversi pacchetti a seconda delle esigenze di ciascuno (per la coppia, per la famiglia, per gli sportivi).
La cucina molto curata valorizza i prodotti del territorio e la tradizione, viene servita in una sala interna completamente in pietra. Particolare attenzione viene prestata per gli ospiti che hanno delle intolleranze, celiaci, vegani e vegetariani (lo chef ha svolto un percorso formativo mirato).
Abbiamo particolarmente apprezzato la struttura, i suoi sentieri percorribili a piedi, le zone relax nel grande giardino: amache distribuite tra gli ulivi, lettini-gazebo. C’è, persino, una casetta, fortemente voluta dalla figlia dei titolari, dove è possibile per i bambini comprare o scambiare giochi, oggetti vestiti, per ridargli vita e energia nuova, nella logica del riciclo e della comunicazione costruttiva tra i bambini.
FOTO D’APERTURA: l'”Hotel degli insetti” dell’agriturismo Il cantico della natura.
ARTICOLO A CURA DI ANTONELLA CONTE.